Tamara de Lempicka (1898-1980), pittrice di origini polacche, figura fondamentale nell’arte del ‘900 e un’esponente di spicco dell’Art Déco.

Il suo nome all’anagrafe è Tamara Rosalia Gurwik-Górska, figlia di una donna polacca e di un ricco ebreo russo , che abbandona la famiglia quando lei è bambina , secondo alcuni pare si sia suicidato, ma Tamara ha sempre sostenuto che fosse sparito dopo il divorzio da sua madre.

Grazie alla nonna Clementine che si prende cura di lei, Tamara frequenta prestigiosi istituti scolastici .
Alla morte della nonna, Tamara si trasferisce a San Pietroburgo e a diciotto anni sposa l’ avvocato Tadeusz Łempicki, conteso dalle più belle donne di San Pietroburgo. Con la Rivoluzione, la polizia russa arresta Tadeusz. Tamara riesce a farlo liberare grazie all’aiuto di alcuni conoscenti influenti e i due fuggono a Parigi dove frequentano i salotti dell’alta società.


A 24 anni, poco tempo dopo la sua prima esposizione al Salon d’Automne diventa famosa come ritrattista disegnando le dame più note di Parigi. Inizia un’intensa vita mondana: amanti, feste, cocaina, ritmi di lavoro forsennati e dipinti realizzati a tarda notte ascoltando a tutto volume musica di Wagner. Divorzierà da Tadeusz nel 1926 .

La vita di Tamara de Lempicka è legata ai suoi continui spostamenti. Più volte visita l’Italia e viene ospitata al Vittoriale da Gabriele D’Annunzio che proverà a sedurla con insistenza ma senza successo.
Gli anni ’30 sono molto intensi per Tamara de Lempicka. Il suo talento è ormai ampiamente riconosciuto: mostre, corteggiatori, amanti (uomini e donne), vita mondana e viaggi in tutta Europa. Il suo successo è però oscurato da un’intensa forma di depressione che non le dà tregua.
Nel 1943 è costretta a lasciare l’Europa invasa dai nazisti per trasferirsi negli Stati Uniti insieme al nuovo marito, il ricchissimo barone Raoul Kuffner de Diószegh, di origini ebraiche. Negli Stati Uniti diventa famosa, oltre che per le sue opere d’arte, per il suo stile di vita mondano e le grandiose feste che tiene nelle sue ville.


Le opere di Tamara de Lempicka si caratterizzano per l’uso di un esiguo numero di colori che sulla tela appaiono luminosi, forti e decisi, così come le linee nette e precise che disegnano donne fredde, malinconiche, irraggiungibili.


Oggi alcune delle più note star americane collezionano opere di Tamara de Lempicka: Jack Nicholson, Barbra Streisand ma soprattutto Madonna, che spesso le cede ai musei per organizzare mostre.

Font:
museothyssen.org
mujerespintoras.com
museodelparado.es
historia-arte.com
investigart.com
wikipedia.org
wikiart.org
infobae.com
NMWA.org
ultrainquieta.com
enciclopediadelledonne.it