María de los Remedios Alicia Rodriga Varo y Uranga (Anglès,16 dicembre 1908–Città del Messico,8 ottobre1963), più conosciuta come Remedios Varo, fu una pittrice surrealista ispano-messicana, attiva soprattutto in Messico.

Nata da padre valenciano e madre argentina d’origine basca, si interessò fin da molto giovane al disegno, cui venne introdotta dal padre, ingegnere idraulico e libero pensatore; così che a soli 15 anni si iscrisse all’Accademia d’Arte a Madrid. Appena terminata l’Accademia e stanca delle restrizioni del collegio femminile, partì col marito alla volta di Parigi, dove trovò il sospirato spirito libero e bohemien che in seguito segnerà la sua arte. Nel 1932, dopo un solo anno, tornò in Spagna nella città che meno le avrebbe fatto sentire la mancanza della capitale francese: l’altra capitale del surrealismo, Barcellona.


Durante la guerra civile spagnola si schierò senza esitazione coi Repubblicani; separata dal marito, conobbe il poeta Benjamin Péret, che parteggiava per gli antifascisti, divenne la sua compagna e si recò con lui a Parigi. Nuovamente in Francia, questi la introdusse nel circolo surrealista di André Breton. Nel 1941, con l’occupazione nazista della Francia, la pittrice e il poeta furono nuovamente costretti a fuggire e emigrarono in Messico, paese dove la politica di accoglienza del presidente Lázaro Cárdenas permise ai due rifugiati politici di naturalizzarsi rapidamente ed intraprendere la propria attività.


the alchemist

In Messico la pittrice conobbe personalmente gli artisti messicani Frida Kahlo e Diego Rivera, ma stabilì una relazione di amicizia più forte con altri intellettuali in esilio, in particolare con l’inglese Leonora Carrington, anche lei pittrice surrealista.


Morì di arresto cardiaco l’8 ottobre del 1963, è oggi considerata una delle più grandi artiste del Messico.
L’opera di Remedios Varo si è raffinata in uno stile molto personale e riconoscibile, nota per i dipinti onirici dall’apparato scientifico. Chiara è l’influenza del movimento surrealista, di cui ha fatto parte e la propensione al sogno ed alla rappresentazione del legame tra la realtà vissuta e quella immaginata. Il tutto eseguito con grande accuratezza tecnica ed una minuziosa attenzione ai particolari sia dal punto di vista simbolico che pittorico.



Molti dei quadri della pittrice portano forti richiami autobiografici, tanto che spesso i personaggi che appaiono nelle sue opere assomigliano alla pittrice o ai suoi amici più intimi. Tra i temi ricorrenti quello della ribellione più o meno manifesta ad una rigidità imposta dall’esterno, che spesso sfocia in una fuga o un viaggio, su imbarcazioni sempre diverse ed intime o su biciclette od altri mezzi su eteree ruote


Font:
museothyssen.org
mujerespintoras.com
museodelparado.es
historia-arte.com
investigart.com
wikipedia.org
wikiart.org
infobae.com
reviewolf.com
NMWA.org
ultrainquieta.com
enciclopediadelledonne.it
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