Elizabeth Nourse nasce a Cincinnati nel 1859: lei e la sorella gemella sono le più piccole di dieci figli. Frequenta la scuola di design a Cincinnati a 15 anni, cui segue lo studio della pittura ad acquarello.

Nel 1882 , a 23 anni, rimane orfana di entrambi i genitori. Con l’aiuto di un mecenate va a New York per continuare gli studi, nell’ Art Students League. Torna a Cincinnati nel 1883 e vive decorando interni domestici e facendo ritratti. Dal 1884 al 1886 passa la maggior parte delle estati nel Tennessee, sui monti Appalachi, dipingendo paesaggi ad acquarello.

Nel 1887 la troviamo a Parigi, con la sorella maggiore Louise, per frequentare l’Accademia Julian. Terminati gli studi, apre un suo atelier e nel 1888 le sue opere sono esposte nella prima grande mostra alla Società Nazionale degli Artisti Francesi. I soggetti preferiti sono donne, per lo più contadine, e rappresentazioni della campagna francese. Pur continuando a vivere e lavorare prevalentemente a Parigi, Elizabeth viaggia per l’Europa, la Russia e il Nord Africa.

Durante la prima guerra mondiale, contrariamente ad altri emigrati americani, rimane a Parigi, dove s’impegna ad aiutare i rifugiati e raccoglie fondi a beneficio di persone le cui vite sono diventate drammatiche, perché ammalati o feriti.
Nel 1920 viene operata per un cancro al seno. La malattia sembra fermata , ma nel 1937 ha una ricaduta e muore nel 1938.

Alcuni dei suoi lavori sono esposti al Cincinnati Art Museum. Uno dei suoi dipinti è stato acquistato in passato dal governo francese ed esposto al Musée du Luxembourg.

La riscoperta di Nourse ha portato a una mostra retrospettiva del suo lavoro allo Smithsonian di Washington e al Cincinnati Art Museum nel 1983. Molti dei suoi dipinti erano in prestito dai collezionisti di Cincinnati.
I suoi dipinti presentano spesso la luce grigia diffusa e le forme senza ombre degli artisti influenzati da Bastien-Lepage.
Viene definita uno dei precursori della pittura realista “sociale”. Viene ammirata non solo per la tecnica, ma per la personale visione dei soggetti. Donne e bambini sono raffigurati come realmente sono: mani grosse e rosse di madre in contrasto con le tonalità cremose della pelle dei bambini. Quando le si suggerisce di dipingere soggetti più attraenti, Elizabeth risponde: “Come posso dipingere ciò che non mi piace?”.Elizabeth viaggia per l’Europa, la Russia e il Nord Africa,ma Parigi è rimasta la sua casa per il resto della sua vita.


Font:
museothyssen.org
mujerespintoras.com
museodelparado.es
historia-arte.com
investigart.com
wikipedia.org
wikiart.org
infobae.com
NMWA.org
ultrainquieta.com
enciclopediadelledonne.it